Virginia Zanetti

Biografia
Virginia Zanetti è nata a Fiesole nel 1981. Si è laureata in pittura con lode presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze e ha ottenuto diversi maestri di educazione artistica. Espone e collabora per conferenze, workshop, residenze o opere permanenti con diverse istituzioni italiane e straniere per l'arte contemporanea, come Man in Nuoro, CCC Strozzina a Firenze, Museo Pecci a Prato, Berna Kunsthalle, Bellinzona MACT, Mog Museum, Cultura italiana Istituzione a Delhi, Serendipity Festival a Goa, India.

Ha vinto diversi premi istituzionali come MOVIN'UP II sessione 2015 promossa da Ministero dei Beni Culturali Italiani e GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e il primo posto nel concorso per artisti finalizzati alla creazione di opere permanenti per il Tribunale di Firenze, nel 2017.

Il suo lavoro è anche in molti articoli e in diverse pubblicazioni come una breve storia di cura in collaborazione con Hans Ulrich Obrist pubblicato da postmediabooks.

Il lavoro di Virginia indaga relazioni, ruoli e principi che governano i fenomeni, cercando un punto di tangenza tra la cultura orientale e quella occidentale.
La sua visione del mondo implica una fiducia nelle potenzialità dell’essere umano, per cui cerca di trasformare conflitti e criticità in stimolo per un continuo ripensamento del reale.
È così che le persone sono invitate a compiere esercizi “impossibili” per confrontarsi con i propri limiti e trovare in essi uno slancio verso gli altri. L'interesse di Virginia è rivolto al superamento dei confini tra l’individuo, l’ambiente, le persone ed il sistema a cui appartiene. Crea delle esperienze di superamento della dualità o di “unione” tra artista e pubblico, tra materiale ed immateriale, tra ideologia politica e spiritualità.
Le opere sono realizzate con svariati medium: l’acquerello, la fotografia, la scultura, il video, e spesso sono il prodotto di performance individuali o collettive. Queste sono strettamente legate al contesto sociale e politico dell'artista e nascono attraverso l’ascolto, il dialogo con le piccole comunità, le minoranze, i luoghi rurali e i sistemi.
Liintento del lavoro della Zanetti è quello di creare “visioni” attraverso immagini, tracce, segni che diventano parte integrante dell’ambiente in cui nascono, collettori di dinamiche umane, piuttosto che semplici oggetti di contemplazione.
Opere