Ugo Nespolo: l’arte come gioco, ironia e libertà

Opere UGO NESPOLO

Ugo Nespolo non è solo un artista. È un giocoliere di linguaggi, un viaggiatore tra forme e materiali, un provocatore che ha scelto l’arte come gioco serio. Nato a Mosso nel 1941, la sua carriera è un continuo attraversamento di confini: tra pittura e cinema, tra parola e immagine, tra ironia e impegno. Se l’arte contemporanea spesso si prende troppo sul serio, Nespolo la ribalta con intelligenza e leggerezza, restituendole un sorriso lucido e tagliente.


Il gioco dell’arte è una cosa seria

Per Nespolo l’arte non è mai fine a sé stessa. È narrazione, è riflessione, è un modo per stare al mondo e raccontarlo con occhi diversi. Colori accesi, forme geometriche, lettering giocoso: tutto nelle sue opere è frutto di una regia consapevole, di un pensiero che mette in scena lo spirito del tempo senza mai cadere nella banalità. La sua è un’estetica pop, certo, ma anche concettuale, che pesca a piene mani dalla storia dell’arte per costruire nuove connessioni, nuove visioni.


Tra cinema sperimentale e arte totale

Negli anni Sessanta, a Torino, Nespolo si avvicina al cinema d’avanguardia, collaborando con artisti come Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto e Enrico Baj. I suoi film sono veri e propri happening visivi, opere d’arte in movimento, dove l’immagine diventa azione, pensiero, parodia. L’influenza del Futurismo, del Dadaismo e della Pop Art americana si intreccia in una produzione eclettica, dove ogni medium è valido, purché serva a rompere le regole e a riscrivere il linguaggio.


Un artista in continuo movimento

Vetrate, ceramiche, sculture monumentali, manifesti, libri d’artista, orologi, arredi urbani: l’universo di Nespolo è in espansione costante. Non ci sono confini tra arte alta e bassa, tra galleria e strada. Tutto può essere attraversato dal suo sguardo ironico e dalla sua raffinata capacità compositiva. Anche la pubblicità, anche il design industriale. Per lui, creare è un atto quotidiano, ma mai banale.


Ugo Nespolo oggi

Oggi Nespolo continua a sorprendere con un’energia inesauribile. Le sue opere parlano una lingua contemporanea, fresca e consapevole. Sono inviti al pensiero, ma anche al sorriso. Perché, come dice l’artista stesso, “l’arte deve essere anche piacere, non solo concetto”. Un piacere intelligente, colorato, pop e profondo. Come lui.

Luigino De Martinis

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